Iscrizione di Santa Teresa di Calcutta nel Calendario Romano Generale
DICASTERO PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
Prot. N. 703/24
DECRETO
Sull’iscrizione della celebrazione di santa Teresa di Calcutta, vergine,
nel Calendario Romano Generale
«Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore» (Mc 10, 43). Vivendo radicalmente e proclamando in modo audace il Vangelo, santa Teresa di Calcutta è una testimone della dignità e del privilegio del servizio umile. Scegliendo di non essere solo la più piccola, ma la serva dei più piccoli, ella divenne modello di misericordia e autentica icona del buon Samaritano. La misericordia, infatti, è stata per lei il «sale» che dava sapore a ogni sua opera, e la «luce» che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e le loro sofferenze.
Il grido di Gesù sulla croce, «Ho sete» (Gv 19, 28), penetrò la parte più profonda dell’anima di Teresa. Pertanto, per tutta la vita si dedicò completamente ad estinguere la sete di Gesù Cristo di amore e delle anime, servendolo tra i più poveri dei poveri. Piena dell’amore di Dio, irradiava in ugual misura il medesimo amore agli altri.
Iscritto nell’albo dei santi nel 2016 dal Sommo Pontefice Francesco, il nome di santa Teresa di Calcutta non smette di risplendere come fonte di speranza per tanti uomini che cercano consolazione alle tribolazioni del corpo e dello spirito.
Pertanto il Sommo Pontefice Francesco, accogliendo le petizioni e i desideri di Pastori, di religiose e religiosi, come di associazioni di fedeli, considerato l’influsso esercitato dalla spiritualità di santa Teresa di Calcutta in diverse regioni del mondo, ha disposto che il nome di santa Teresa di Calcutta, vergine, sia iscritto nel Calendario Romano Generale e la sua memoria facoltativa sia celebrata da tutti il 5 settembre.
Questa nuova memoria sia inserita in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore, adottando i testi liturgici allegati al presente decreto che devono essere tradotti, approvati e, dopo la conferma di questo Dicastero, pubblicati a cura delle Conferenze Episcopali.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Dalla sede del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 24 dicembre 2024.
Arthur Card. Roche
Prefetto
+ Vittorio Francesco Viola, O.F.M.
Arcivescovo Segretario