Assemblea Plenaria del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

Da martedì 6 a venerdì 9 febbraio si sono svolti i lavori della Plenaria del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dal titolo “Euntes parate nobis Pascha (Lc 22,8). Percorsi di formazione liturgica per i ministri ordinati e i fedeli laici”. L’obiettivo è stato quello di tradurre in concreti percorsi formativi le indicazioni che Papa Francesco ha dato con la Lettera Apostolica Desiderio desideravi. 

La prima relazione – affidata a Mons. Angelo Lameri, Decano e Ordinario di Liturgia e sacramentaria generale della Facoltà di Teologia (Pontificia Università Lateranense) – ha affrontato il tema. “La formazione liturgica da Sacrosanctum Concilium a Desiderio desideravi”. Oggi sembra che l’impegno per la formazione liturgica debba essere rinvigorito e rimotivato: la relazione ha tentato di indagare le cause le cause di questo affievolimento per poter individuare concreti ambiti di azione. Dopo aver individuato in Sacrosanctum Concilium e nell’Istruzione In ecclesiasticam futurorum due importanti tappe con preziose indicazioni in ordine alla formazione liturgica, è stata poi illustrato come Desiderio desideravi tratta la tematica. 

Nella seconda relazione dal titolo “Mistagoghi per il popolo di Dio: quale formazione liturgica per i ministri ordinati? Un’esperienza: la formazione teologica al Mount Angel Seminary (Oregon) l’abate Dom Jeremy Driscoll, O.S.B. ha mostrato i contorni di un curriculum teologico basato su una profonda convinzione: nelle parole, nei segni, nei gesti della celebrazione eucaristica l’assemblea incontra la presenza stessa e la potenza di tutti i misteri della fede. L’assemblea entra in comunione con la vita della Trinità rivelata nel Mistero pasquale del Figlio incarnato. 

L’esperienza trentennale del Seminario di Mount Angel ha mostrato che imparando a collegare le dimensioni della celebrazione eucaristica ai temi portanti della tradizione teologica – ad esempio, il mistero della Chiesa, il rapporto tra parola e sacramento, il Mistero pasquale, la Trinità e la nostra partecipazione alla natura divina, la vita morale, l’evangelizzazione – un mistagogo è addestrato a proclamare e a spiegare questa presenza e questa potenza. Il frutto è quello di una mistagogia che non si limita a spiegare la liturgia in sé, ma attraverso la liturgia dispiega tutti i misteri della fede. 

La terza relazione ha orientato la riflessione dei Membri del Dicastero nella direzione della concretezza della pastorale di formazione liturgica. Il tema – “La liturgia è la prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano” (SC 14). Percorsi di formazione liturgica per il popolo di Dio” – è stato trattato dal Card. Gérald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Québec e Primate del Canada. A partire dalla sua ricca esperienza personale, ha toccato diversi aspetti e suggerito alcuni percorsi. Anzitutto ha sottolineato l’importanza della dimensione spirituale della Liturgia, per poi illustrare il profondo rapporto che lega Parola e Sacramento. Fondamentali risultano essere i luoghi dove poter fare una progressiva esperienza di fede: i gruppi di ascolto comunitario della Parola e le équipes liturgiche presenti in molte comunità cristiane, sono luoghi fecondi per una formazione alla e dalla liturgia. Sono la prima garanzia per una corretta creatività liturgica, che è anche il vero antidoto contro ogni abuso liturgico. 

Molto partecipata è stata la riflessione nei circoli minori: seguendo la metodologia sperimentata nell’ultima assemblea sinodale, si è cercato di custodire un confronto capace di operare un vero discernimento comunitario. 

Tutti i partecipanti alla Plenaria sono stati poi ricevuti in Udienza dal Santo Padre: